Ed ora inizia la nostra avventura con il G46. Dopo averlo acquistato da Stefano, il quale lavorando a Roma, aveva poco tempo da dedicargli, abbiamo deciso di trasportarlo a Rieti, nel nostro laboratorio dove abbiamo costruito il Falco. Del resto uno dei motivi che ha indotto Stefano a vendercelo è stato quello di poterlo avere più vicino, in modo tale da poterci lavorare insieme e farlo tornare a volare.
Quando siamo arrivati a Padova abbiamo trovato la fusoliera del G46 ad aspettarci. Le attrezzature di supporto sono state progettate dal padre di Stefano e consentono di ruotare l'aereo sull'asse orizzontale al fine di poterci lavorare più comodamente